venerdì 30 agosto 2013

Precisazioni sull'articolo di Settegiorni del 30.08.13

Ringraziamo la Redazione di Settegiorni per l'attenzione data sulla questione ambiente e sito Novaceta.
Ci rendiamo conto che descrivere processi produttivi complessi è impresa ardua anche per una bravissima cronista come l'inviata di Settegiorni. Sintetizzare, poi, per oggettivi problemi di “spazio” diventa veramente difficile.
Nel complesso l'articolo ribadisce il vero obiettivo : la tutela per la salute dei Cittadini.
Ci permettiamo comunque di fare alcune precisazioni esclusivamente di natura tecnica.
1 – Le cisterne interrate con acetone sono dislocate nella zona “Novaceta”, mentre l'area interessata
alle demolizioni è in zona “Snia Viscosa”. L'amianto è presente ovunque.
2 – I sette pozzi, esistenti, si riferiscono a pozzi acqua . Tali pozzi sono dislocati sia sull'area Snia
Viscosa che sull'area Novaceta. Hanno una notevole profondità, appunto 70 / 80 metri ed il
fatto che tali pozzi presentano tracce di sostanze inquinanti è possibile.
3- In termini di volume, la presenza di amianto in Novaceta potrebbe ricoprire per metà la Città di
Magenta.
Grazie.

Mario De Luca

giovedì 29 agosto 2013

Malaffare e berlusconismo.

Mi ero promesso di non rispondere alle dichiarazioni del vice-sindaco di Magenta rese al quotidiano Il Giorno, ma quando è troppo è troppo !
Il Vice-sindaco non può fare il furbo, con noi non attacca ! Diciamo le cose come stanno.
Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro ha presentato, insieme a Comune Solidale, una richiesta di consiglio comunale aperto nel giugno 2012. L'amministrazione comunale non ha mai risposto ufficialmente, come si dovrebbe, ad una richiesta protocollata.
Tale atteggiamento rientra in una logica “normale” per l'amministrazione magentina. Non c'è stato nemmeno un minimo rispetto per una richiesta pervenuta da una formazione politica che alle ultime amministrative ha rappresentato parte della comunità.
E' sconcertante che un'amministrazione “se-dicente” di sinistra, non cerca di dialogare, almeno su temi così importanti come quelli del lavoro e dell'ambiente, con altre parti rappresentanti la Città, che siano di sinistra , di centro oppure di destra. Quest'amministrazione si arrocca dietro un modestissimo 27 % e non si preoccupa che per ogni 100 magentini ben 73 non li hanno voluti. Andate avanti così !
Altro che “ci siamo resi sempre disponibili ad un'assemblea pubblica” !. Il vice-sindaco NON si è mai fatto vedere, ne sentire! Un unico incontro, in sala giunta, promosso da un imbarazzatissimo ( proprio per la latitanza dell'A.C. ) consigliere Vulcano e da un'altrettanta imbarazzata ( per lo stesso motivo ) assessore Garegnani. In quell'occasione il Sindaco tuonò :” a gennaio ( 2013 ) faremo il Consiglio Comunale !”
Dispiace dover sottolineare come il vice-sindaco prevarica il Sindaco e decida per l'esatto contrario di quanto promesso dal primo cittadino. :” Il consiglio comunale aperto non è lo strumento più adeguato ad affrontare questo tema !”. Evidentemente c'è anche un po' di confusione nei ruoli !
Ci dica, il vice-sindaco, qual'è lo strumento più adatto ! Ci dica cosa sa e cosa conosce di quella fabbrica. Ci dica se conosce le tipologie di lavorazione dell'acetato, se conosce quali materiali, quali composti, quali prodotti chimici venivano utilizzati. Ci parli un po' dei reflui, dei rifiuti catalogati CER. Il vice-sindaco NON SA NIENTE, né si è documentato, e cosa fa ? , pronuncia la classica frase dei “cazzo-facenti” :” non creiamo inutili allarmismi !”. (Leggi allegato: Snia Viscosa Pavia)
Ricordiamo al vice-sindaco che quando all'interno della fabbrica erano iniziate le demolizioni, spacciate per bonifiche, siamo stati noi del movimento a portare letteralmente dentro il sito la polizia locale ( i cui vertici sono gli stessi anche sotto quest'amministrazione ) che verbalizzò di amianto non mappato, di fusti non etichettati, di 40.000 litri di acetone ancora in cisterne interrate, etc. (Leggi allegato: Verbale Polizia Locale)
Credo infine che, se non è pura follia, è qualcosa di ben più grave dichiarare : “L'Istituto di credito milanese ( UNICREDIT ) si è trovato suo malgrado costretto a sostenere le spese della messa in sicurezza dell'area e della bonifica dell'ex insediamento produttivo”.
Tanto per ricordare al vice-sindaco :
L'UNICREDIT è l'istituto che rilevava le sole aree su cui sorgeva Novaceta nel lontano 2005, quando cioè lo stabilimento produceva a pieno ritmo. Acquisiva le aree con il solo obiettivo di compiere una colossale speculazione edilizia, poiché non aveva alcun interesse imprenditoriale. Acquistava le aree CON IL VINCOLO INDUSTRIALE, quindi a prezzo di favore, certa, evidentemente, che prima o poi il vincolo sarebbe caduto.
UNICREDIT ha responsabilità enormi, se non assolute, per quanto riguarda la fermata degli impianti.
UNICREDIT ha sulla coscienza la tragedia di centinaia di famiglie e l'impoverimento del nostro territorio.
Oggi si “santifica” il malaffare nel pieno rispetto dei dogmi del berlusconismo.
Mario De Luca







venerdì 23 agosto 2013

Raccolta firme in viale Piemonte


Domani , sabato 24 agosto, saremo in viale Piemonte con un ulteriore gazebo per informare e sensibilizzare i Cittadini in merito alla presenza di sostanze inquinanti all'interno del sito Novaceta. Al danno materiale subito dai lavoratori, con la perdita del posto di lavoro, si aggiunge un danno ancora maggiore per tutti i Cittadini, quello sulla salute. I vandali che stanno demolendo il sito agiscono spesso senza alcun controllo, ovvero si controllano da soli ( e sembra che sia tutto legale ! ). Inoltre c'è un'ordinanza del Sindaco di Magenta che prevede la demolizione di alcuni fabbricati. Abbiamo il diritto di saperne di più.
Abbiamo bisogno della presenza di molte persone, in particolar modo degli ex compagni di lavoro che possono aiutarci a spiegare ai Cittadini ciò che sta avvenendo.
Ricordiamo che, con l'arresto della famiglia Ligresti, tutti i personaggi che, negli ultimi anni, hanno in qualche modo rilevato quote di proprietà in quella società o sulle aree, hanno dovuto fare i conti con la Giustizia.
La partita non è ancora chiusa.
Mario De Luca

domenica 18 agosto 2013

AMBIENTE E SALUTE : I DIRITTI DEI CITTADINI

Nel giugno 2012 il Movimento Popolare Dignità e Lavoro insieme a Comune Solidale presenta all'ufficio protocollo del Comune di Magenta una richiesta di Consiglio Comunale aperto con la motivazione di convocare i soggetti interessati allo smantellamento dello stabilimento Novaceta poiché gravi inadempienze sono state e continuano ad essere commesse, durante la fase di demolizione, con pericolose ripercussioni sulla salute dei Cittadini, poiché scarsa o nulla attenzione veniva dedicata alla fase di bonifica di materiali pericolosi.

Già nel dicembre 2011 il Movimento Popolare Dignità e Lavoro, tramite gli attivisti del gruppo, effettuarono un blitz all'interno dello stabilimento e documentarono gravissime irregolarità. Fu richiesto l'intervento della Polizia Locale che documentò e confermò quanto già in precedenza documentato dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro. Si certificò che era assente una mappatura dell'amianto, si verificò la presenza dello stesso amianto in condizioni tali da essere ritenuto estremamente pericoloso, si certificò la presenza di circa 40.000 litri di infiammabilissimo acetone in contenitori interrati, la presenza di innumerevoli fusti di sostanze non etichettate e classificate.

Insomma, all'interno dello Stabilimento Novaceta, giaceva una vera e propria bomba ecologica.

Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro continuava a presentare esposti all'ASL, all'ARPA, ai Carabinieri denunciando puntualmente ogni irregolarità. La speranza , nell'interesse dei Cittadini, era quella di poter presentare ogni dettaglio all'opinione pubblica, tramite appunto un consiglio comunale aperto dove, ogni soggetto, in primis la proprietà delle aree e la società incaricata alla demolizione presentassero un piano di bonifica e lo rendessero
pubblico e trasparente.
I continui solleciti fatti dal Movimento Popolare Dignità e Lavoro all'amministrazione comunale hanno prodotto solo due sterili incontri con l'assessore competente.
A distanza di un anno il Movimento Popolare Dignità e Lavoro ha presentato un secondo protocollo all'Amministrazione Comunale, accompagnato da ulteriore documentazione comprovando lo stato di estrema pericolosità prodotta a seguito della demolizione incontrollata dello stabilimento.

A metà dello scorso luglio il Sindaco ha pubblicato un'ordinanza dove sostiene che a fronte di supervisioni da
parte degli enti preposti (VV.FF., ASL, ARPA , etc) alcuni edifici devono essere abbattuti poiché pericolosi per le persone e per l'ambiente ( dice due anni dopo quello che il Movimento aveva già denunciato ). Per poter far questo viene nominato un direttore lavori pagato dalla proprietà delle aree !
In poche parole, chi decide come dovranno essere eseguiti i lavori e chi li esegue, sono la stessa persona. Non vogliamo che l'occasione delle “affrettate” demolizioni possa comunque interferire con i prossimi futuri programmi del PGT.

Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro organizza per l'intera giornata di sabato 24 agosto prossimo, in viale Piemonte, una raccolta firma per sollecitare l'Amministrazione Comunale ad un confronto tra le istituzioni ed i Cittadini da svolgersi nell'ambito di un Consiglio Comunale Aperto a tutta la cittadinanza.

Con l'occasione, sabato 24 agosto prossimo, il Movimento Popolare Dignità e Lavoro informerà i Cittadini sui reali pericoli per l'ambiente e sulle attuali condizioni di sicurezza dell'aria ex Novaceta.

M.P.D.L.


Ciclostilato in proprio : Movimento Popolare Dignità e Lavoro- Viale Piemonte 66 , Magenta (mi ) 



domenica 4 agosto 2013

Per chi, in buona fede, avesse ancora qualche dubbio !

Dicevamo qualche giorno fa che il nostro Paese, ad inizio agosto 2013, avrebbe potuto ritrovarsi in un Paese migliore.
Com'è giusto che accadesse, il delinquente è stato condannato. E' arrivato il giudizio, al terzo grado, che ha confermato tutto quanto altri due tribunali, primo grado ed appello, avevano dimostrato e sentenziato, senza ombra di dubbio.
In qualunque altro Paese al mondo, non solo il delinquente conclamato, per una semplice normalità di consuetudine sociale e civile, avrebbe atteso il compiersi dell'iter applicativo della sentenza, ma la gente ( quella parte di popolo, in buona fede, che custodiva ancora qualche dubbio ) avrebbe capito che in un Paese civile ogni sentenza dei tribunali va accettata, pur se non condivisa.

Non ritorniamo sull'atteggiamento del delinquente poiché come motiva la sentenza:” ...va poi considerata la particolare capacità a delinquere dimostrata nell'esecuzione del disegno, consistito nell'architettare un complesso meccanismo fraudolento ramificato in infiniti paradisi fiscali, con miriadi di società satelliti e conti correnti costituiti esclusivamente in funzione del disegno delittuoso. E nemmeno può trascurarsi che dalla suddetta attività è conseguita per l'imputato un'immensa disponibilità economica all'estero...”. Un soggetto, con “particolare capacità a delinquere, dimostrata, si atteggerà per quello che è, dichiarando alla stampa il contrario di ciò che intende fare :” non accetterò ne i domiciliari ne i servizi sociali, chiederò di andare in carcere “, oggi, invece, un gruppo di suoi servitori chiedono la grazia per il padrone. Uno scemo ,che il suo stesso partito l'ha dovuto rimuovere da ministro dei beni culturali, parla di “guerra civile”, un'altro (a) “onorevole” (...ma mi faccia il piacere !), rivolgendosi ad un avversario politico (Fioroni -PD), con grande garbo e statura istituzionale gli rammenta “...voi non avete neanche le palle di dirci che facciamo schifo “ ( onorevole, se proprio ci tiene, glielo diciamo noi che fate veramente schifo ! ).

Vogliamo quindi rivolgerci a coloro i quali, in buona fede, ancora potrebbero, una volta per tutte, capire che il nostro Paese non può essere governato da un branco di pecoroni a servizio di un delinquente. Dichiarava ieri un altro ministro PDL ( Lupi ) :” il presidente Berlusconi ci ha detto ( ai soli ministri PDL ) di non partecipare al sit-in, organizzato dal PDL, in piazza” . Capite come funziona in questo Paese ? Un delinquente pregiudicato ordina ai ministri della Repubblica cosa devono e cosa non devono fare ! Nel più completo e plateale stile mafioso !

Chiedo quindi a chi, ancora in buona fede, volesse confermare la propria fiducia a questa gentaglia, di essere attenti , di meditare, di valutare che il nostro Paese si è “infilato” in una spirale terribile e delittuosa. Se i nostri governanti sono questi, si “giustificano” le azioni fuori legge di tutta la classe dirigente di questo Paese. Centinaia di migliaia di posti di lavoro si perdono perchè un Marchionne qualunque decide che la sentenza di un tribunale del lavoro ( anch'essa al terzo grado ), che ordina alla Fiat il reintegro di tre lavoratori ingiustamente licenziati, è carta straccia. Allora minaccia, e lo farà, di chiudere tutti gli stabilimenti Fiat. Accade che Tyssen-Group decide di chiudere tutti gli stabilimenti in Italia pur di non adeguarsi alle normative in ambito di sicurezza sul lavoro. Accade, in questi giorni, che Indesit ( nelle sole Marche , oltre duemila posti di lavoro ) chiude per riaprire in altri Paesi dove vengono massacrati i diritti dei lavoratori. Accade, inoltre, che le morti di Taranto sono dovute al fumo di sigaretta e che l'ILVA può tranquillamente continuare ad inquinare.

Ecco, di tutto questo non si parla. E' importante, secondo il PD e secondo il “nipote”, che questo governo non cada , “per non rendere vano tutto quanto di buono ha fatto in questi cento giorni “, e si continui a governare con ministri e parlamentari devoti al delinquente conclamato.
Infine, a dimostrazione che non siamo noi “esagerati” oppositori e contestatori del delinquente, riportiamo uno dei tanti commenti della stampa estera , (Sueddeutsche Zeitung ) :” se avesse ancora un briciolo di decenza in corpo, si ritirerebbe dalla politica “

Mario De Luca