lunedì 23 aprile 2012

Lettera agli elettori

Lettera agli elettori

Un simbolo nuovo sarà presente a Magenta nella prossima tornata elettorale. Si dirà se c'era bisogno di un nuovo “partito”. No, non ce n'era bisogno. Infatti il Movimento Popolare Dignità e Lavoro non è un partito. Il Movimento ha raccolto nella sua lista esclusivamente lavoratori. Lavoratori in servizio, lavoratori precari, lavoratori espulsi anzi tempo dal mondo del lavoro, pensionati. Il Movimento ha raccolto, quindi, la parte più pulita della nostra società. Gente che ha sempre fatto sacrifici, che ha pagato le tasse fino all'ultimo centesimo, ed è stato, invece, mortificato da una politica corrotta e corruttrice. Una politica che è servita solo a creare il dramma della disoccupazione e della precarietà. La maggior parte delle fabbriche presenti sul territorio sono state chiuse per l'incapacità della politica e delle amministrazioni locali, ma anche per il pressapochismo delle alte cariche istituzionali elette nel territorio. La desertificazione degli stabilimenti, chiusi quando erano ancora altamente produttivi, è stata operata col fine di rubare milioni di euro, speculando sulle aree, rovinando migliaia di famiglie. Ora diciamo BASTA ! Nelle istituzioni devono e possono entrare anche i lavoratori ! E' indispensabile una reazione da parte dei cittadini.
Cosa fare :
  1. vincolare a vocazione industriale, tramite lo strumento del Piano di Governo del Territorio, tutte le aree su cui sorgono le fabbriche, scoraggiando i furbetti di turno.
  2. Incentivare con detassazioni locali ( che sono ingentissime ) gli imprenditori seri che intendono investire sul territorio.
  3. Incentivare l'artigianato locale, l'agricoltura del territorio, il commercio equo e popolare.
  4. Perseguire con ogni mezzo lecito tutte le agenzie di somministrazione lavoro (veri vampiri e taccheggiatori dei lavoratori).
  5. Istituire un vero e serio centro comunale di collocamento.
Come fare :
Forse non tutti sanno che, chi decide quanto sopra e tutto quanto concerne la vita, lo sviluppo ed ogni modalità del nostro comune, sono i consiglieri comunali. Sono cioè le persone che eleggerete Voi. Siete quindi Voi stessi che avete nel potere del voto la possibilità di cambiare lo stato delle cose.
Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro ha come obiettivo quello di portare all'interno delle istituzione un proprio rappresentante per diffondere la voce di chi ha veramente bisogno. Una voce che denunci sempre e comunque gli sprechi e gli interessi che la politica ha praticato anche nel nostro territorio.
Per questi motivi chiediamo un voto diverso, un voto utile, un voto al tuo Movimento.

Vota
Movimento Popolare Dignità e Lavoro
www.movimentopopolaredignitaelavoro.blogspot.com

venerdì 20 aprile 2012

DIBATTITO CANDIDATI SINDACI PER MAGENTA - 19.04.2012


Ieri sera si è svolto il dibattito tra i 5 candidati sindaci per Magenta. Abbiamo chiesto la parola. Non ci è stata data poichè, regola dell'ultimo istante, eravamo candidati per la lista Movimento Popolare D.L.Il confronto è stato squallido e sterile,principalmente tra i 3 candidati appoggiati dai partiti politici. Non hanno dato alcuna risposta in merito a come affrontare il dramma dell'occupazione sul nostro territorio. Ecco, di seguito, quello che avremmo voluto dire : " Negli ultimi cinque anni il territorio, magentino ed abbiatense ha perso circa 10.000 posti di lavoro. Citiamo solo le imprese più conosciute : Esab,Novaceta,Renò de' Medici,Gaggia,Mivar,Siltal,Bruno Romeo,Cofely..All'inizio del 2011, la stampa locale riportava : "Nel nostro territorio (abbiatense e magentino) sono 15 le aziende in cassa integrazione ad Abbiategrasso,16 a Magenta,9 quelle tra Gaggiano e Rosate,10 a Corbetta e Santo Stefano Ticino,6 ad Albairate,6 a Robecco e 5 a Cassinetta".Quelle aziende non sono più ripartite, ed a quelle aziende se ne sono aggiunte altre. Un Disastro. Una situazione simile, sembra configurare una colossale crisi, ma poi si scopre che Siltal delocalizza, Renò de' Medici delocalizza, Esab delocalizza, sulle aree Novaceta si specula ed anche selle aree Saffa. Insomma la reale configurazione del nostro Paese non è quella di un Paese in crisi, ma ragionevolmente è quella di un Paese corrotto, dove l'interesse personale, e di pochi, è predominante su quelli dei cittadini normali. E' chiaro che, nella più sana delle ipotesi, la situazione è sfuggita di mano a molte amministrazioni. Le chiusure di Novaceta e Renò de' Medici erano annunciate da decenni ( per fini di speculazione edilizia ). Domanda ai candidati sindaci :" Quali sono state, secondo il vostro parere, le vostre responsabilità ed in particolare quali saranno le reali, non fumose, azioni correttive da intraprendere a salvaguardia dei posti di lavoro perduti e di quelli a rischio ?"

venerdì 13 aprile 2012

 Lista candidati amministrative 2012
2. Barbin Moreno, ho 47 anni. Figlio di immigrati veneti, risiedo a Marcallo con Casone dalla nascita. Fondatore del gruppo culturale giovanile del 1983 e poi socio fondatore della Pro Loco ed ex Segretario. Da sempre di Sinistra e militante attivo da 5 anni. Nelle ultime amministrative Marcallesi ero presente nella lista “Unità Comunista”. Socio ANPI. Attualmente occupato presso una ditta del magentino.

3. Bevacqua Maria ho 36 anni sono sposata e ho una figlia di quattro mesi. Sono nata in Germania, ho vissuto prevalentemente in Val di Susa, poi una breve parentesi, indimenticabile, a Parigi, negli ultimi anni a Villa San Giovanni (RC) e adesso Magenta.
Aver vissuto in così tanti posti, così diversi l' uno dall' altro, mi ha portato a essere la persona che sono adesso, una persona molto aperta che non ha paura delle diversità, anzi credo siano portatori di ricchezza e di progresso.
Ho conseguito la Laurea in Mediazione Linguistica e ho svolto le più disparate esperienze professionali le principali nel sociale, nel turismo e, da quando vivo qui a Magenta, nel bancario-assicurativo; e da tutte ho imparato qualcosa.
Per adesso sono una mamma a tempo pieno, e mi sto godendo questo periodo, ma spero di tornare a lavorare appena possibile.

4. Bramè Walter, nato a Milano il 09/12/1967  ho iniziato la mia vita lavorativa a 14 anni. Ho lavorato presso alcune aziende delle quali  la più importante è stata L' Alfa Romeo di Arese dove ho passato sei anni, poi presso il Pastificio Castiglioni di Magenta, come autista. Sono state delle belle esperienze utili nella mia vita. Mi sono trasferito da Bareggio a Boffalora sopra Ticino dove 16 anni fa ho sposato Sabrina , ed abbiamo una figlia di 15 anni che ci da molte
soddisfazioni. Ma la mia preoccupazione è il suo futuro. Ora abitiamo a Marcallo con Casone da 7 anni.
Credo che il lavoro, che sta venendo a mancare su tutto il nostro territorio, è la priorità assoluta , perchè senza lavoro non c'è futuro per nessuno. Non ho la bacchetta magica, ma penso che si potrebbe fare molto di più di quanto stanno facendo questi politici.
E' quasi trascorso un anno da quando sono in cassa integrazione alla Renò de Medici ( ex Saffa) e le prospettive di rientrare in azienda sono uguali a  ZERO, e come me altri 130 finiranno sulla strada, ma io sto lottando per denunciare l’assurda condotta della Multinazionale e come me dovrebbero fare tutti quelli che subiscono ingiustizie .


6. Covino Concetta, nata a S. Martino Valle Caudina prov. Avellino il 30 gennaio 1951
Residente a Marcallo con Casone in attesa di trasferirsi a Magenta
Pensionata dal 2008 dopo 41 anni di lavoro.
Vedova,  due figli e quattro nipoti , che amo sopra ogni cosa.
È per loro che mi batterò sempre affinchè  possano vivere in uno stato democratico,
uno stato che rispetti la costituzione
con delle leggi che vengano applicate e non interpretate dai migliori mercanti del foro,
uno stato dove un bambino abbia diritto   di respirare ossigeno e non veleni a pro di un finto progresso,
uno stato dove ci siano servizi sociali e non gravi tutto sulle spalle delle donne costrette a rinunciare al lavoro per curare gli anziani o una maternità: questo per me sarebbe progresso.
dal 1968 iscritta al partito comunista, dopo la bolognina  sono passata a rifondazione comunista, ma da tre anni non ho tessere di partito.
Ho sempre lavorato per associazioni,sono stata membro del Centro Iniziativa Donna di Magenta, costituitosi  perché si  attuassero le leggi  405 del 1975e la legge 194 del 1978. Riuscita nello scopo l’associazione  ha promosso negli anni iniziative  culturali, pubbliche e nei licei su problematiche sociali e femminili.
Sempre sensibile a problematiche sociali  il mio motto è
ll diritto di uno è diritto di ognuno

8. De Luca Mario, 63 anni, 4 figli, 6 nipoti. Vivo e lavoro tra la Lombardia e le Marche. Progettista impianti settore energia. Iscritto al PCI dal 1967 ed oggi in Sinistra Critica. Ho sempre creduto che la migliore espressione della Società è quella prodotta dai più umili. Nella mia vita ho sostenuto con ogni energia possibile le lotte della classe operaia. Oggi, in una società malata di egoismo e sempre più corrotta è dovere di ogni Cittadino correre a fianco dei meno abbienti a sostegno dei loro diritti e della loro dignità. Credo in una Società multietnica, laica e solidale. Il mondo è grande e c’è posto per tutti !

9. Vincenzo Leone, nato in Sicilia a Castelvetrano in provincia di Trapani il 24.02.60. Coniugato dal 1984.  Ho due figli maschi nati 1987-1988. Sono cresciuto in questa isola che amo svisceratamente e che non riesco a dimenticare! Non riesco a dimenticare il suo clima, il suo mare, i suoi frutti.....Ma come è successo a milioni di persone, a 29 anni ho dovuto, per mancanza di lavoro, abbandonare tutto ciò che mi era più caro e quindi conoscere di persona cosa significa EMIGRARE.
La Lombardia non è la mia terra, ma la rispetto perchè mi ha nutrito, mi ha fatto crescere come uomo, mi ha dato la possibilità di lavorare, di tirare su la mia famiglia.
Sogno uno stato più attento, più "pulito", più vicino alle esigenze dei loro cittadini. Amo le regole. Ritengo che DIRITTI e DOVERI siano valori a cui nessun cittadino possa o debba rinunciarci e lotterò per questi fin quando non riusciremo tutti insieme a creare una società che abbia il rispetto di tutti noi

.
11. Oldani Maria Teresa, nata a Marcallo il 26.10.1964 e residente a Marcallo, coniugata e mamma di 2 ragazze. Sono in questa lista perchè ho seguito la nascita e le lotte del presidio Novaceta e del Comitato Magentino Dignità e Lavoro. Ritengo giusto dare la possibiltà agli operai di essere presenti nelle istituzioni.

13. Speciale Pietro, sono nato in Sicilia 53 anni fa, da alcuni anni risiedo a Magenta.
Dalla maggiore età iscritto al sindacato e occupato in una azienda  del settore chimico a Gaggiano, SAFOSA S.p.A. attualmente in liquidazione per cui futuro disoccupato.
Dal 2002 al 2007 ho fatto una bellissima esperienza sindacale in FIOM-CGIL  come componente della segreteria sul nostro territorio.


15. Antonio Zerilli nato a Magenta il 01/07/1966 Assunto in Novaceta il 04/03/1987. In breve copro il ruolo di programmatore reparto torcitura. In cassa integrazione dal maggio del 2008 in questi anni prima ho svolto un anno di lavoro presso il tribunale di Milano come LSU e ora presso la prefettura di Milano fino al 12 luglio 2012


lunedì 2 aprile 2012


Corriere della Sera > Politica > Bandiere tricolore per contestare Bossi a Marcallo Con Casone
Bandiere tricolore per contestare Bossi

Durante l'inagurazione di Viale Padania. «Disgraziati» replica lui
Bossi contestato (Foto Ansa)
MILANO - Una quindicina di contestatori, «armati» di bandiere tricolore, hanno contestato Umberto Bossi a margine dell'inaugurazione di Viale Padania a Marcallo Con Casone in provincia di Milano. I manifestanti a distanza dal palco hanno urlato vergogna al passaggio del segretario federale della Lega Nord. Alcuni, oltre ai tricolori, brandivano anche cartelli con la scritta «La Padania come Disneyland Ocopoli e Topolinia o Marcallo con Casone non è Padania, è Italia» e ancora «Viva Bossi e Paperino, ma anche Minnie e Topolino».
DISGRAZIATI - Il leader della Lega non ha risposto, limitandosi a bisbigliare «disgraziati» a chi gli stava attorno. «L'Italia la vogliono solo i pochi rimasti, non c'è speranza per i tricoloristi che perdono tempo perchè vengono forze potentissime che non vogliono l'Italia ma la Padania» ha poi aggiunto durante il comizio.

IL NOSTRO COMMENTO
La vera vergogna dei Cittadini della Lombardia

Allora, sul WEB impazza : “Bossi, vergogna a Marcallo con Casone”. Digitate su un qualunque motore di ricerca questa frase e vedrete che in tutta Italia si parla di Marcallo con Casone, località finora conosciuta solo da uno sparuto gruppo di persone. A Marcallo, infatti, con una conclamata follia di megalomane protagonismo verde, hanno deciso di cambiare nome ad una già per se scandalosa circonvallazione ( non si sa bene di cosa ) voluta qualche anno fa , dai vertici leghisti, e di fatto inutile, ovvero utile solo ad allungare il percorso tra la frazione Casone ed il paese , di ben tre chilometri. Quella Circonvallazione ( che non si sa bene essere circonvallazione di cosa ) confluisce anche in un'altra Circonvallazione ( questa volta si sa bene di cosa ) che ha la funzione di “circonvallare” la frazione sopra nominata, ovvero Casone ( tre case, una macelleria, un bar e nient'altro ) . No, scusate, sbagliavo ! A Casone, proprio in mezzo alle tre case, c'è un deposito di vernici e trasformazione di vernici e diluenti, recentemente ampliata , ovviamente con apporto di dipendenti uguale a zero. Ecco la Circonvallazione convoglia il “traffico” per il carico e scarico fin sulla porta d'ingresso ( ...ed io pago ! ) dell'azienda. Provare a vedere per credere, ...e provare a vedere a cos'altro serve una strada se non ad aver tolto ad alcuni agricoltori della zona terreni coltivati e coltivabili. Ma questa è storia vecchia. Veniamo ad oggi. Sempre i vertici leghisti decidono di cambiare nome a quella schifezza di Circonvallazione e giustamente, la chiamano “Viale Padania” ! Quale indicazione più adatta per qualcosa che non serve a niente. Alla nullità hanno aggiunto un'altra nullità ( il nome padania ). Risultato nulla + nulla = nulla ! Resta da pensare che quel nulla è costato una “paccata” di milioni di euro e come se non bastasse, oggi la visita di quelli che prendono lo stipendio da Roma ( e poi si mettono il fazzoletto verde ) ha avuto un ulteriore costo per i contribuenti : la Polizia urbana tutta impiegata, decine e decine di carabinieri con decine di automezzi, buffet e ristorante serale ( ..ed io pago ! ). Un gruppo di Cittadini di Marcallo con Casone ( Italia ) , hanno deciso di contestare la scelta dei vertici leghisti che si apprestavano a “celebrare” la stronzata verde. Il Senatur si è sentito autorizzato a definire “disgraziati” coloro i quali lo contestavano.
Bene, analizziamo il termine “disgraziato”. Disgraziato è colui il quale ha subito una “disgrazia” ( evento non atteso e quindi imprevedibile e che può capitare a tutti ) . Adesso, che con questo termine venga etichettato un gruppo la cui maggioranza era formata da giovani e ragazzi è davvero molto squallido, che poi venga pronunciato da Umberto Bossi è davvero molto triste. Se il termine “disgraziati” era invece riferito solo nel contesto odierno di “confronto dialettico” allora ha ragione il Senatur, solo dei disgraziati potevano recarsi ad accoglierlo. Comunque...la padania NON ESISTE !
Socrate 2011



01 APRILE 2012